INTERVISTA A PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE

INTERVISTA PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE
Photo credit Daniele Marrama downhillphotoshooting.it

In questa intervista andremo a conoscere Pierluigi Bianchini di FreerideBike. Un centro di revisione sospensioni situato a Magliano Dei Marsi(AQ).

Freeridebike è un centro di revisione delle sospensioni che negli ultimi anni ha iniziato ad affermarsi in tutta Italia grazie ai lavori fatti con grande perizia, competenza e rapidità, il tutto coronato da un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Ohlins TTX Revisione

Ciao Pierluigi, Qual è la tua visione della bicicletta da appassionato e imprenditore?

Freeridebike è un sogno che ho sempre avuto, la conseguenza naturale di una passione profonda per la mtb che parte dal 1986 e non si è mai interrotta.
La bici è qualcosa che sta sempre con te, nella vita passano le persone, gli anni, tutto scorre, tranne lei.
Ti incontra a due anni con le sue rotelline e papà che ti insegna, ti trasporta fino a quando di anni ne hai ottanta, quando sei ormai nonno e devi ancora insegnare.
La bicicletta è magia, è stupore anche solo vedere come sfida la gravità stando in piedi.
Conoscerla dal profondo è conoscere un “miracolo”, lavorarci un privilegio che ho inseguito da sempre.

INTERVISTA PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE
Pierluigi è prima di tutto un appassionato delle novità come questa “36.

Hai lavorato da sempre come meccanico o hai iniziato per passione e poi è diventata la tua occupazione?

I miei studi universitari riguardano tutt’altro, così pure le esperienze lavorative, ma ciò che è stato una costante della mia vita è dedicare alla MTB ogni minuto libero.
Potrei dire che il rapporto con questo lavoro per me è un po’ come in “quei vecchi film dove la vita divide i due spasimanti finché alla fine non si riuniscono”.
La passione per la bici mi ha portato a sperimentare, a scrivere, viaggiare e inventare. Devo molto al
Mtb-Forum delle origini che mi ha dato la visibilità necessaria per collaborare con riviste a tiratura nazionale. Nel Forum ho avuto la possibilità di pubblicare i miei articoli migliori, col Nick-Name “End of Time”, alcuni dei quali (come il primo sul “lattice e tubeless”) hanno oltre un milione di consultazioni.
Le sospensioni sono state forse l’oggetto della maggior parte delle mie riflessioni, le ho sempre trovate estremamente affascinati, senza di esse non potremmo percorrere la maggior parte dei percorsi, non esisterebbe la MTB come la conosciamo oggi.
Negli anni passati molti telai erano soggetti a rotture sia per problemi strutturali, ma soprattutto a causa di ammortizzatori poco efficienti, sottodimensionati o addirittura non tarati a dovere. Cercando delle soluzioni, sviluppai un mio programma di calcolo per la molla giusta (qui trovate il link al programma). Questo programma è ancora tra i più utilizzati anche dalle aziende!

INTERVISTA PIERLUIGI FREERIDEBIKE
photo credit Daniele Marrama downhillphotoshooting.it

Invece passando al tuo lavoro di sospensionista, Perché una revisione fatta bene è così importante?

In realtà l’aspetto più importante è la periodicità delle revisioni. Quando in laboratorio apriamo le sospensioni la prima cosa che fotografiamo è lo stato dell’olio, se questo è decaduto la sospensione non può lavorare a dovere.
Si potrebbe paragonare questa analisi dell’olio idraulico alle analisi del sangue. Per conoscere lo stato di salute di una persona è fondamentale partire da queste ultime, analogamente nelle sospensioni lo stato dell’olio ci può dare tutte le informazioni sul quadro “clinico” della sospensione.
Un olio emulsionato (cioè olio che presenta all’interno piccole bolle di aria o addirittura acqua ndr) azzera il rendimento di qualsiasi ammortizzatore!
E’ curioso vedere come si spendano migliaia di euro per acquistare l’ultimo modello “dorato” e girare per anni con un olio inservibile, totalmente esausto o contaminato.
L’olio idraulico svolge tutto il lavoro di rallentamento delle sospensioni, perciò è molto più importante del Kashima, delle molteplici regolazioni e di ogni aspetto progettuale.
Un olio performante costituisce oltre il 90% della performance per questo va cambiato spesso (almeno una volta l’anno), soprattutto se la bici viene usata tutte le settimane.

Revisione pompa a vuoto Andreani Ohlins TTX
Spurgo e riempimento con pompa a vuoto Andreani, per verificare le tenute idrauliche e caricare l’ammortizzatore totalmente privo di aria.

Quindi l’olio e la periodicità sono la “chiave” per avere performance alte e costanti in una sospensione. cosa conta di più per te nella revisione di una sospensione?

Non dare niente per scontato, personalizzare il lavoro in base alla persona che te lo ha affidato, curare il “pezzo” da revisionare come se fosse non quello della tua bici, dove magari saresti meno attento, ma quella di tuo figlio.
Ti faccio un esempio per capire quanto sia importante la personalizzazione: una forcella è sempre prodotta in modo standard, non importa se l’utilizzatore sarà un bambino, una ragazza o un rider che pesa più di 100kg. Noi col nostro lavoro colmiamo questa lacuna, mettiamo in relazione pilota e sospensione in modo che quando la sospensione esce dal nostro laboratorio, essa sia la “sua sospensione” e non quella di tutti gli altri.

INTERVISTA PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE
Le Handbike sono mezzi incredibili che permettono anche a persone con disabilità motorie di divertirsi in sicurezza, a tale scopo hanno bisogno di un apposito tuning delle sospensioni

Quale è l’intervento più richiesto dai tuoi clienti?

Avendo una segmentazione dei prezzi molto curata, la nostra clientela è estremamente varia.
Le problematiche da affrontare su una sospensione sono molteplici, non c’è un intervento più richiesto che vada al di là dell’esigenza che la sospensione funzioni al top e dia il massimo.
Abbiamo scelto di investire su molti marchi, anche quelli che non cura quasi nessuno perché non fanno numeri, come Bos, Dvo e Cane Creek. Questa scelta ci porta ad avere una visione globale delle sospensioni, a capire cosa hanno voluto ottenere i progettisti, a conoscerne limiti e pregi e a intervenire in modo diverso per ogni singolo caso.
Posso dire che l’unica guida che ci porta a scegliere il tipo di intervento sono le indicazioni del cliente. Parliamo con tutti, anche a lungo, per capire bene quali sono le aspettative, perché ascoltare le richieste è il solo modo per riuscire a soddisfarle, sembra molto banale detto così, ma lo fanno davvero in pochi.
Ascoltare è ciò che ci è più richiesto.

Revisione FOX DHX2
Revisione completa ammortizzatore FOX DHX2

Visto che si parla di clientela e dato che offrite sia assistenza che Noleggi a Breve e a Lungo Termine, attualmente come vedi il mercato della bicicletta?

Sempre più influenzato dall’ingresso del marketing. Avendo lavorato come funzionario di una multinazionale per oltre vent’anni, ne percepisco immediatamente la presenza, ne rilevo la pericolosità, ne colgo le scarse possibilità di difendersi dei consumatori. Da quando Airone pubblicò il primo articolo sulla prima Mountainbike prodotta in Italia su grandi numeri nel 1985 ad oggi, si è sviluppata un’industria che vale miliardi.
Chi ha portato a un aumento vertiginoso delle cifre in gioco è stato un marketing raffinato che ha spostato l’attenzione dal percorso al mezzo, dall’emozione dell’utilizzo a quella del possesso di un bene esclusivo.
E’ questo il rischio maggiore del mercato, un aumento ancora ulteriore dell’influsso del marketing a scapito dei genuini elementi del nostro sport e della passione.
Non dimenticherò mai l’emozione che ebbi, seguendo il primo Crankworx in Francia, nel vedere Pilgrim, Semenuk, Zink o il piccolo Messere, con bici e abbigliamento che in Italia non avrebbe utilizzato nessuno. Una ruota di un colore e una di un altro, jeans strappati, freni improbabili, cerchi diversi eppure loro erano i migliori al mondo. Quando poi si accendevano le telecamere per la diretta Redbull, indossavano i vestiti di scena e la pubblicità scendeva in pista con loro.

INTERVISTA PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE
Un emozionatissimo Super Pierluigi in compagnia di Brandon Semenuk, sullo sfondo il Pro Rider e Youtuber Sam Pilgrim

In sintesi ritieni quindi che il mercato sia più dominato dall’”apparire” e dalle logiche di Consumo che dall’effettiva “sostanza”, cioè il divertimento. Invece il mercato delle sospensioni?

Quello delle sospensioni è un mercato ad alta marginalità, vendere una forcella può rendere come vendere una bici, però con movimentazioni e impegni completamente differenti.
È per questo che vediamo un continuo ingresso di nuovi prodotti e produttori.
Da una parte i grandi marchi giocano la partita sfruttando un marketing strategico e raffinato. L’aggiunta o l’eliminazione di un tubo di gomma nel mondo del “Place to Market” (del mettere in vendita ndr) diventa “high revolution control cartridge”, inglesismi e claim sempre più ricercati danno nomi attrattivi a quello che è e resta un semplice tubo di gomma (Il bladder).
Il marketing rende innovazione indispensabile sia l’aggiunta che l’eliminazione del bladder, a seconda del momento. 
Dall’altra parte i produttori più piccoli, sfruttano immagini di artigianalità che risultano molto evocative nel pubblico con maggiore disponibilità economica.
L’esigenza che soddisfano è principalmente psicologica, quella di distinguersi, essere diversi dalla massa degli utilizzatori di sospensioni “comuni”.
Il ricco ha bisogno di evidenza, ecco quindi progetti che per essere innovativi devono percorrere strade non battute con risultati non sempre all’altezza delle cifre richieste.
Una piccola azienda non ha per forza di cose le attrezzature e le conoscenze dei grandi, per cui è difficile che un’idea artigianale sia poi vera innovazione.
C’è posto comunque per tutti,
in attesa che l’elettronica (quella vera) rivoluzioni definitivamente il mercato.

Rockshox Flight Attendant AXS
Rockshox Flight Attendant sulla carta è un progetto intrigante ma avrà applicazioni nelle competizioni?

 

Per te come deve essere fatta una buona sospensione?

Rispetto alla moto, la Mountainbike è un mezzo relativamente recente. Ciò costituisce una sfida ardua per un progettista di sospensioni.
Una bicicletta deve essere leggera, ma strutturalmente solida, efficace, affidabile seppur con componenti miniaturizzati.
Questo spiega il perché il costo di produzione e la qualità dei pezzi di una forcella da MTB siano così alti. Oggi oggi al massimo viene sbagliato un lotto di produzione, ma siamo in presenza mediamente di prodotti ben concepiti.
Siamo partiti da concezioni motociclistiche come le ottime forcelle con idraulica “open bath” con 300cc di olio per stelo e siamo arrivati alle cartucce sigillate con 50cc di olio, strutture snelle, robustezza elevata e soprattutto una segmentazione dell’offerta che fornisce davvero risposte personalizzate in base a qualsiasi utilizzo, dalle leggere e scattanti cross country alle incredibilmente efficaci e permissive down hill passando per tutti i livelli intermedi.
Al momento attuale la sfida è quindi sul rapporto Prezzo/Qualità, cosa si compra e a che cifra.
La migliore forcella è sicuramente quella che per la sua fascia di prezzo, basso medio o alto, offra la migliore qualità possibile e penso che Ohlins, Fox, e Rockshox abbiano centrato perfettamente gli obiettivi nel segmento di appartenenza.
INTERVISTA PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE

Il mercato chiede MTB sempre più “aggressive” e quindi componenti sempre più spinte. Attualmente le case produttrici di sospensioni stanno riuscendo a rispondere a questa richiesta?

In realtà sono i produttori a guidare il mercato e non il contrario e questo è per le aziende un elemento vitale.
Se la bici di tre anni fa fosse attuale anche oggi che senso avrebbe cambiarla, o meglio, come posso convincerti a farlo?
La rivoluzione “dell’aggressività” è partita principalmente da un’azienda che ebbe l’intuizione qualche anno addietro di allungare la bici nella quota fronte centro, dal movimento centrale all’asse anteriore per essere più chiari.
In questo stesso solco si è inserita l’apertura dell’angolo di sterzo, col risultato che le bici hanno guadagnato una enorme stabilità in velocità, avvantaggiando tutti in discesa.
La discesa se ci pensiamo è il problema maggiore della MTB, è quella che tiene lontani i potenziali appassionati, timorosi di farsi male.
Se risolvo il “problema della discesa” posso aumentare il numero dei potenziali clienti e rendo più sicura la pratica di questo sport per chi già ne è appassionato così vincono tutti!!
Dopo che è stata confermata la bontà dell’idea di “incattivire” le geometrie, tutti i produttori le hanno modificate insieme alle componenti, persino i trail si sono adattati.
Un BikePark attuale è un posto estremamente diverso rispetto a dieci anni addietro, trail aperti, veloci, flow e sicuri.
Non guarderemo mai più indietro, se non per colmare piccolissime nicchie resistenti di mercato.

Gamma Forcella FOX
Un po’ di FOX di varie sezioni

Gradualmente stanno comparendo forcelle sempre più grandi e massicce, però si vedono poche forcelle rovesciate e solo da produttori di nicchia. Come mai?

La fisica dei materiali ci dice che all’aumentare delle sezioni aumenta la robustezza più che aumentando gli spessori, ecco quindi che posso ottenere risultati migliori in termini di rigidità e precisione facendo steli più larghi e mantenendo i pesi quasi invariati.
Per le Upside-Down i problemi partono proprio da qui, oggi i riferimenti “standard” di peso fissati dalle forcelle tradizionali non sono ottenibili con lo stelo rovesciato.
Inoltre i costi produttivi sono maggiori e non c’è un pubblico “culturalmente” preparato per comprendere appieno i vantaggi dello stelo rovesciato a fronte dei pochi relativi svantaggi, cosa che non accade nelle moto.

Per la tua esperienza da preparatore sospensionista, quali sono state le sospensioni peggiori prodotte negli ultimi anni?

Ogni percorso ha le sue buche e la strada del progresso delle sospensioni ne è ovviamente piena, più che parlare degli errori in sé è molto più utile guardare a che cosa abbiamo imparato da questi.
Abbiamo visto in un caso, aziende italiane padroni del mercato sparire in poco tempo per cambi di produzione quantomeno avventati. In un altro caso abbiamo capito che ridurre i costi a beneficio del solo margine non è una buona idea, ma è dal lato consumatore dove si commettono le peggiori imprudenze, quando scelte irrazionali premiano prodotti non sperimentati che si rivelano in seguito essere le peggiori sospensioni.
Tanti anni fa mi trovai in una officina di Teramo con un campione regionale downhill che aspettava il distributore italiano di un marchio americano artigianale e costosissimo. Questo distributore arrivò con tanto di trapano a colonna al seguito per praticare un foro sulla ricercatissima forcella a steli rovesciati! Evidentemente era frutto di un progetto non collaudato adeguatamente e ancora troppo “acerbo” per le gare.
Per rispondere alla domanda posso dirti questo:
La peggiore sospensione è quella che viene venduta scaricando sui clienti il costo della sperimentazione e del collaudo.
INTERVISTA A PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE

Pierluigi Bianchini è sicuramente un personaggio con una storia e una esperienza fuori
dal comune.
Parlare con lui è come fare un “viaggio” mentale all’interno della storia e della evoluzione Tecnologica della MTB.
Da imprenditore e appassionato quale è ha una visione molto chiara e lucida delle tendenze positive e negative del Mercato della Bike Industry. 
Per mettervi in contatto con Pierluigi di FreerideBike vi lascio il link al suo Sito Web https://www.freeridebike.it/ e ai sui Social Facebook e Instagram

intervista Pierluigi Bianchini Freeridebike
Pierluigi è anche un ottimo Rider

 

Si ringrazia Daniele Marrama di Downhillphotoshooting.it per alcune delle foto fornite e per visionare il suo lavoro vi lasciamo i link ai suoi social Facebook Instagram

6 commenti su “INTERVISTA A PIERLUIGI BIANCHINI FREERIDEBIKE”

  1. Alle mie sospensioni fox ha fatto un lavoro eccellente. Siamo stati più di 1 ora al telefono prima e dopo la revisione ed il tuning. Ottimo sospensionista e persona squisita.

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