Il bikepacking, ovvero l’utilizzo di borse legate al telaio della bicicletta per trasportare il proprio bagaglio, sta riscuotendo un grande successo tra i viaggiatori e non solo. In questo articolo faremo alcune considerazioni su questa modalità di viaggio per aiutarvi a capire se possa fare al caso vostro.
Il bikepacking sta gradualmente prendendo sempre più piede tra chi ama fare viaggi in bicicletta o andare a lavoro senza l’ingombro del porta pacchi sulla propria MTB o Gravel.
Capita di incontrare sempre più ciclisti che hanno scelto questa soluzione per i propri bagagli.
Possiamo dire che il fenomeno delle biciclette Gravel e delle Adventure bike che strizzano l’occhio al fuoristrada abbia sicuramente contribuito alla diffusione di questo sistema.
Questi segmenti sono riusciti a portare una ventata di aria fresca nel panorama del ciclismo conquistando molti cicloturisti, stradisti e mountain bikers.
L’idea però non è nuova, anzi si potrebbe dire che è “vecchia” quanto la bicicletta. Infatti già durante la Grande Guerra in tutti gli eserciti esistevano reparti dotati di biciclette che avevano l’esigenza di trasportare l’attrezzatura in maniera silenziosa, efficiente ed economica. Per questo motivo ci si adoperava di cinghie, fibbie, legacci e borse realizzate appositamente allo scopo.
Vorrei iniziare con l’evidenziare quali siano i benefici che ho potuto apprezzare sperimentando in prima persona il bikepacking.
BIKEPACKING: I VANTAGGI
LEGGEREZZA
La prima cosa di cui ci si accorge utilizzando delle borse da bikepacking è sicuramente il peso. Infatti rispetto a dei portapacchi, con il bikepacking il risparmio di peso è considerevole.
Legando direttamente la borsa alla bicicletta per mezzo di cinghie o velcri si elimina definitivamente quei chili di troppo derivati dal telaietto del portapacchi e delle borse annesse. Il peso del solo sistema di trasporto passa quindi da alcuni chili ( circa 1,5 kg di porta pacchi più un altro chilo per borsa) ad appena 1 kg o poco più per un set di borse da bikepacker completo. Minor peso significa minor fatica e minor fatica vuol dire maggiore percorrenza e quindi più divertimento!
Inoltre i pesi saranno distribuiti in maniera diversa, più accentrati sul telaio anzichè trovarsi sulle zone periferiche. Ciò implica un notevole vantaggio nella manovrabilità della bicicletta, cosa che di fatto avvantaggia non poco nel fuoristrada. Chiaramente l’aerodinamica sarà compromessa in ogni caso, su questo non si discute.
MODULARITA’
Un altro aspetto positivo del bikepacking è la modularità dell’assetto.
Esistono borse da bikepacking di ogni forma e capienza che possono essere installate su vari punti della propria bicicletta. Ad esempio sul manubrio, sugli steli della forcella, nel triangolo principale del telaio, e al reggisella. A seconda delle necessità si possono scegliere combinazioni diverse in modo da adattare la bicicletta alla avventura che si andrà a vivere.
Nel caso di un’uscita di un solo giorno per esempio, una sacca da manubrio di 9lt potrebbe essere sufficiente per portare con voi la maggior parte degli oggetti di cui avrete bisogno.
Se si volesse rendere alcuni oggetti più accessibili durante la pedalata (come lo smartphone) ecco che entra in gioco la top tube bag, ovvero una pratica borsetta da posizionare sulla parte alta del telaio, più precisamente sul tubo superiore. E poi vi sono le pouch bags, pratiche borsette da manubrio che permettono di contenere una borraccia extra o uno snack, se ne possono montare una per lato.
Quindi il la configurazione è molto libera grazie al fatto che si può scegliere quanto spazio avere, riducendo quindi all’occorrenza anche l’ingombro e il peso, cosa che con il portapacchi non risulta possibile.
IL BIKEPACKING E’ PER TUTTE LE BICICLETTE
Il bikepacking è applicabile a qualunque bicicletta perché a differenza del portapacchi che necessita di fori filettati sul telaio per installare il telaietto, la borsa da bikepacking non richiede nulla di tutto questo.
Addirittura, con le giuste accortezze, permette di lasciare libere di lavorare le sospensioni delle biciclette ammortizzate come mountain bike o alcuni modelli di bici da turismo.
Quindi se avete una bicicletta non predisposta per il portapacchi, come per esempio una mountain bike o una bici da corsa in carbonio e le vorreste usare in un viaggio con il bikepacking sarà possibile farlo. Pratico no?
BIKEPACKING: GLI SVANTAGGI
Finora ho parlato dei possibili vantaggi derivati dalla scelta del bikepacking come assetto per viaggiare. Ma quali potrebbero essere invece i relativi svantaggi?
VOLUME DI CARICO INFERIORE
Il primo problema che può saltare all’occhio per chi si approccia al bikepacking è sicuramente il volume di carico inferiore rispetto a quello offerto dal portapacchi tradizionale con borse.
Le borse per portapacchi godono di una capienza superiore, tra i 15 e i 25 lt, a seconda della destinazione d’uso e dell’applicazione sulla bicicletta (porta pacchi anteriore o posteriore).
Mentre per le borse da bikepacking spesso il volume di 10 lt per borsa rappresenta la capacità massima e può capitare che le dimensioni della bicicletta, la forma e/o eventuali sospensioni ci impediscano di montare borse di volume superiore.
Ne risulta che il volume di carico massimo molto spesso sia inferiore a quello che si potrebbe ottenere con delle borse da portapacchi.
Sta però a noi decidere se ciò sia troppo penalizzante o se invece possa essere un’occasione per scegliere lo stretto indispensabile e lasciare a casa tutto il superfluo così da mantenerci il più leggeri possibile.
In ogni caso vi rimando al mio articolo in cui parlo di come organizzare un viaggio in bicicletta dove tratto di questo aspetto.
INGOMBRO E TAGLIE
Un altro aspetto negativo del bikepacking, dovuto alla natura del sistema, è l’ingombro delle borse sul telaio in relazione alla taglia della bicicletta.
Scegliere il bikepacking significa allestire la propria bicicletta con delle borse messe in punti del telaio come manubrio, triangolo centrale e canotto reggisella, zone che dipendono fortemente dalla taglia del telaio oltre che dalla geometria stessa. Ciò comporta che la scelta di una borsa rispetto ad un’altra possa dipendere dalle dimensioni della bicicletta, ponendoci quindi deli limiti non da poco nella scelta del volume e della forma della borsa stessa.
Se per una persona di statura alta non sarà un problema poter scegliere la borsa più capiente per il proprio telaio, non è detto che possa valere altrettanto per chi è di statura inferiore e ovviamente guida una bicicletta più piccola.
Infatti a parità di modello le quote di due biciclette, una in taglia XS e una in taglia taglia L, possono essere estremamente differenti con un triangolo principale più piccolo, stem e manubrio più corti e un tubo sella decisamente più contenuto. Ciò implica che sul manubrio non potremmo montare borse eccessivamente alte o larghe, su un tubo reggisella non saremmo in grado di montare una borsa da sottosella se c’è il rischio che questa tocchi la ruota posteriore, e infine che il triangolo principale potrebbe addirittura non permettere di ospitare una borsa troppo grande, specie se ci sono delle borracce.
Pertanto chi possiede una bici piccola si ritroverà a dover valutare attentamente quale borsa sia supportata dal proprio telaio poiché c’è il rischio che non ci sia spazio sufficiente.
I produttori su questo ci vengono in aiuto creando borse di taglie diverse e forniscono le misure esatte in modo che possiamo capirne l’ingombro in altezza, larghezza e profondità. Ma chiaramente per chi ha una bicicletta piccola lo svantaggio sarà non indifferente. Purtroppo si tratta di un limite a cui porre rimedio richiede soluzioni ingegnose e non sempre di grande successo.
Anche una geometria del telaio eccessivamente radicale con uno “slope” particolarmente accentuato può essere un grosso limite nella scelta della borsa da utilizzare all’interno del triangolo principale.
RAPPORTO PREZZO-CAPIENZA SBILANCIATO
Il bikepacking punta tutta la propria forza sulle borse e questi prodotti sono realizzati in materiali leggeri ma al contempo in grado di resistere alle abrasioni e alle intemperie. Ciò implica che il costo di tali borse sia non solo uguale se non superiore al portapacchi, ma anche sbilanciato se rapportato alla capienza. Ne deriva che potremmo dover spendere molto di più per avere molto meno spazio di un semplice set di borse da portapacchi.
Va detto che però esistono anche dei prodotti economici, magari meno duraturi e meno raffinati che certamente non costano centinaia di euro come quelli “top” ma che permettono di realizzare un set da bikepacker più che onesto per iniziare con un budget contenuto.
Personalmente mi pongo sempre la domanda “quanto costa questa borsa in relazione alla sua capacità di carico e all’effettiva qualità?”.
La risposta non è così scontata, soprattutto perché il mercato è vasto e la scelta è molto ampia, quindi affidarsi alle community di cicloviaggiatori, alla propria inventiva e alle offerte sicuramente ci permetterà di selezionare i prodotti più adatti alla nostre esigenze.
ORGANIZZAZIONE DEL BAGAGLIO PIU’ DIFFICOLTOSA
L’ultimo aspetto di cui vorremmo parlarvi riguarda l’organizzazione del bagaglio che risulta più difficoltosa se paragonata con quella delle borse da portapacchi. Infatti i limiti delle dimensioni e della forma possono essere vincoli che fanno letteralmente perdere il sonno.
Quando si prepara un viaggio in bikepacking bisognerà prestare soprattutto molta attenzione nella selezione di cosa si vuole portare con sé dato il volume di carico ridotto. Infatti bastano pochi oggetti per raggiungere la capacità massima delle borse e gli indumenti, purtroppo necessari, occupano molto volume.
Pertanto bisogna essere estremamente ordinati cercando di piegare i vestiti di ricambio in modo da occupare il minor spazio possibile (e anche su questo c’è sempre da imparare). Purtroppo però l’ordine non si mantiene a lungo e quando si estrae qualcosa in tutta fretta il risultato è disastroso.
Infatti le borse non sono compartimentate ma hanno un solo vano in cui viene messo tutto quanto col rischio che si mescoli. Ciò limita fortemente l’accessibilità agli oggetti quando se ne ha bisogno e per questa ragione si deve prestare particolarmente attenzione anche all’ordine con cui si inseriscono le cose. Sicuramente il kit di primo soccorso, gel e barrette energetiche, telefono e documenti vanno messi a portata e non sul fondo della borsa sotto al fondello di ricambio!
CONCLUSIONI
Come abbiamo visto il bikepacking rappresenta una modalità di viaggio che porta con sé grandi vantaggi ma anche limitazioni non indifferenti per via delle sue caratteristiche.
Ma in fondo si tratta di una soluzione molto efficiente per i viaggi più avventurosi in gravel e MTB. Il bikepacking è quindi la soluzione ideale anche per affrontare gare di Endurance e Orientering grazie alla grande agilità e al minor peso che offre, fattori fondamentali in queste manifestazioni. Se invece avete bisogno di trasportare molta attrezzatura e progettate di stare via per molto tempo senza fare della performance la vostra priorità assoluta allora il portapacchi potrebbe rivelarsi ancora la scelta migliore. Ad ogni modo non si può negare l’utilità di poter legare delle borse con una capienza di tutto rispetto e partire all’avventura con praticamente qualsiasi bici con grande semplicità.
Non vi resta che provare e capire se questo sistema possa fare al caso vostro.