Vorresti organizzare un viaggio in bicicletta, magari il primo, e non hai idea di come fare? Lasciati ispirare dai nostri consigli e partirai col piede giusto.
Viaggiare è un’attività che non conosce tempo. Esplorare nuovi posti per il gusto di evadere dalla quotidianità , prefissarsi degli obiettivi e superarli, vivere nuove esperienze, sono tutti validi motivi che ci spingono a metterci in viaggio.
Molte persone, appassionati e non, vorrebbero prima o poi provare almeno una volta a fare un viaggio in bicicletta.
Partire alla volta di una meta lontana contando sulle nostre forze e sul nostro mezzo è un’idea elettrizzante. Si tratta anche di un modo diverso di intendere lo sport del ciclismo.
E poi il paesaggio che ci viene incontro lentamente, i chilometri che scorrono sotto le ruote man mano che passano le ore, la soddisfazione a fine giornata e soprattutto il ricordo di quei momenti.
Si tratta di un’esperienza che vale la pena fare almeno una volta nella vita. Inoltre costa molto poco e ci porta a essere meno dipendenti dal traffico e dai problemi tipici di un viaggio in aereo, treno o macchina.
LA CHIAVE PER UN VIAGGIO E’ LA PREPARAZIONEÂ
Molto spesso però a trattenerci nell’affrontare un viaggio in bicicletta potrebbero essere soltanto la paura di lasciare gli agi a cui siamo abituati e la paura dell’ignoto.
E’ comprensibile, ma ciò che vi dovrebbe spaventare maggiormente è la scarsa (o totalmente assente) cura della lato organizzativo a mio avviso.Â
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Confucio diceva:
” Il successo dipende dalla preparazione precedente, e senza una tale preparazione c’è sicuramente il fallimento. ”
Pianificare un viaggio troppo ambizioso e impegnativo per il nostro livello atletico e/o per il nostro mezzo, così come non portare sufficienti viveri o una attrezzatura adeguata, sono tutte cose che possono trasformare una piacevole avventura in un vero e proprio incubo.Â
Al contrario, impostare una meta, scegliere in anticipo quindi la sfida adatta a noi e al nostro mezzo e selezionare in maniera attenta il bagaglio vi garantirà di ridurre al minimo tutti quei potenziali rischi che un’attività come il cicloturismo comporta.
Non sto dicendo che non si possa andare a zonzo senza una meta e senza sapere per quanto staremo via, ma sicuramente per iniziare, soprattutto se non siamo navigati, sarà più conveniente curare attentamente la fase preparatoria che precede il viaggio.
  Quindi ricordate che la preparazione è la chiave del successo, non trascuratela!
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SCEGLIETE LA SFIDA GIUSTA PER VOI
Nel momento in cui state organizzando un viaggio in bicicletta dovete considerare in primis quanto siete abituati a pedalare. E’ molto importante almeno per le prime volte porsi degli obiettivi modesti e che saprete completare di sicuro.
Vedetela in questo modo: il primo viaggio è un’ esperienza da cui imparare in vista di quelli successivi.
Per le avventure con la “A” maiuscola c’è sempre tempo ed è meglio prima procedere per gradi.
Dopotutto non si nasce “imparati”. Porsi delle piccole sfide alzando progressivamente il livello di difficoltà vi incoraggerà a continuare e da ogni esperienza trarrete sempre un’insegnamento (anche chi ve ne parla ha ancora moltissimo davanti a sé).
Il mio primo viaggio è stato relativamente corto, circa 500 km in Austria su tappe giornaliere di al massimo 100 km o poco più, molto dislivello su fondo prevalentemente asfaltato con piccoli segmenti in fuoristrada.
Vi assicuro che è stato sufficiente come prima esperienza. Il secondo viaggio invece è stato una “sgambata” di due giorni di 165 km con partenza in notturna da Verona, in direzione Prato. Distanza ben inferiore ma sfida differente: ho pedalato tutta la notte attraverso la pianura Padana, per poi attraversare il giorno successivo l’Appennino tosco-emiliano dove la salita la fa da padrone.
Pedalo ormai da anni, ma a causa della poca costanza nell’allenamento la fatica l’ho sentita tutta.
Questi due viaggi però mi sono stati di grande aiuto per conoscere i miei limiti e avere anche conferme.
Dovreste poi considerare attentamente il mezzo che andrete ad usare. Al giorno d’oggi esistono tante tipologie di bici in grado di adattarsi, alcune più di altre, a tutti i tipi di fondo stradale. Dalle classiche Trekking, passando per le MTB fino alle Gravel.
La scelta dei copertoni giusti è spesso sufficiente a tamponare i limiti della bici stessa sul terreno.
Però va sicuramente detto che la differenza tra una Gravel e una MTB la si nota soprattutto su asfalto, dove una gravel performa meglio, e su sentieri in cattive condizioni dove invece la MTB non ha rivali.
Una Gravel infatti è in grado di affrontare molti fondi stradali rendendola di fatto una bici molto polivalente che trova i propri limiti sulle mulattiere e nelle discese ripide, laddove una MTB invece risulterebbe più a suo agio grazie al manubrio che offre una manovrabilità migliore e alla presenza di sospensioni che garantiscono maggior confort e assicurano trazione sullo sconnesso.
Di sicuro viaggiare con una bici da corsa su strade dissestate non è il massimo della vita che dite?
ALLENATEVI E FATE TEST
Viaggiare in bicicletta significa sottoporre il nostro corpo a molte ore di sforzo continuo, quindi dove il fisico vacilla anche la mente lo seguirà . E’ facile arrendersi quando il nostro corpo implora pietà . Pedalare su distanze a cui non siamo abituati ci può costare molto caro se non ci siamo mai misurati con i nostri limiti.
Aggiungeteci il peso extra dei bagagli e una bici con cui potreste scoprire di non avere grande affinità in termini di confort, e avrete la ricetta perfetta per il malumore. Vale davvero la pena rischiare secondo voi?
Una minima preparazione fisica vi potrebbe essere di grande aiuto e va tenuta in forte considerazione quando organizzate un viaggio in bicicletta.
Ma non solo, anche testare la vostra bici e le attrezzature su brevi distanze prima di partire vi tornerà utile per eventuali modifiche.
Quando si pianifica un viaggio di più giorni è fondamentale saper reggere un certo grado di sforzo costante. Infatti un cicloturista senza velleità sportive dovrebbe essere in grado di completare tappe giornaliere di 60-100 km senza arrivare troppo stremato al termine.
Considerando che l’attività fisica si svolgerebbe nell’arco di tutta la giornata incluse le varie soste, e che le velocità media non sia molto alta (un’ andatura da passeggio ai 15-20 km/h) non si tratta di nulla di particolarmente impegnativo.
La differenza la si vede quando si deve ripetere lo sforzo per più giorni consecutivi.
L’ideale è sfruttare i mesi antecedenti al viaggio per fare un buon allenamento fisico e mentale così da riuscire a sopportare le diverse ore in sella.
A questo aggiungiamo che è richiesto un adattamento fisiologico alla bici stessa.
Se siete abituati a pedalare per diverse ore saprete riconoscere a prima vista una bici comoda da una meno. Ma se al contrario avete in mente di imbarcarvi in un’avventura senza aver pedalato molto in vita vostra, forse sarebbe saggio prima fare delle uscite per capire quali sensazioni provate standovi a bordo per diverso tempo. Cercate di fare delle uscite di alcune ore in bici, su più fondi stradali. Questo vi permetterà di poter intervenire in largo anticipo su eventuali adattamenti da dover fare.
Per esempio una sella più confortevole o un’altezza manubrio diversa vi potrebbe eliminare quel fastidioso dolorino che tende a sopraggiungere dopo alcuni chilometri. Oppure dei copertoni di sezione più generosa per migliorare il comfort nei tratti più sconnessi a scapito di un po’ di velocità .
Testate anche l’attrezzatura a cui vi affiderete, come GPS cartografici o Apps, borse e/o portapacchi, attrezzi, abbigliamento ecc.
Anche fare delle prove di carico della bici stessa è una cosa molto importante da fare.
Spesso infatti le persone riempiono la borsa all’ultimo momento e si meravigliano di quanto risulti scomodo il fardello che si portano appresso.
Poter fare delle prove vi permetterà di essere certi che il giorno della partenza sarete davvero pronti.
Abbiate premura di assicurarvi che la vostra bicicletta sia in buone condizioni per partire: fate quindi un controllo generale del mezzo così da assicurarvi di viaggiare in sicurezza. Se per caso non siete pratici della ciclo meccanica, affidatevi sempre a un meccanico per eventuali interventi o qualcuno di fidato che vi sappia consigliare.
E ricordatevi che prendere in mano una bici ferma da tempo in garage e sperare che sia tutto in ordine non è il modo corretto per approcciarsi ad un viaggio in bicicletta. Vale anche per l’acquisto di un cattivo usato senza averne verificato attentamente le condizioni.
LASCIATE A CASA LE PAURE E VIAGGERETE LEGGERI
Una delle cose da non trascurare quando si decide di organizzare un viaggio in bicicletta è la scelta di ciò che andrà a comporre il vostro bagaglio. Siete sicuri di aver selezionato solo lo stretto necessario? Per quanto banale, questa è una di quelle domande che vale la pena porsi quando si sta scegliendo cosa portare con noi in viaggio. Spesso infatti si tende a mettere in borsa più cose di quelle che servono realmente per sopperire a molte insicurezze.Â
Imparate a lasciare a casa le vostre paure e viaggerete leggeri!
Stilare una lista di tutto quello che vorreste far stare in borsa può essere una buona idea da cui partire.
E se ne avete la possibilità vi invito a pesare il materiale per averne maggior consapevolezza.
Vi accorgerete di quanto poco basti per ritrovarsi con un bagaglio pesante e per lo più inutile. Ma tranquilli, è normalissimo. Anzi è proprio questo il punto da cui partire per arrivare a selezionare in maniera efficace quei pochi articoli davvero indispensabili per il vostro viaggio.
Per ogni oggetto della lista chiedetevi “mi serve davvero?”, “Lo userò?” e se la risposta sarà “no” depennatelo dalla lista. Avere con noi due paia di scarpe da passeggio per trascorrere al massimo 1 settimana lontano da casa ha senso?
Applicate questo ragionamento su quanti più oggetti possibile e riuscirete a risparmiare molto spazio da dedicare a cose ben più utili. Molto meglio lasciare a casa un paio di scarpe extra per avere un kit di primo soccorso in borsa.
Inoltre ricordate che se state viaggiando in bicicletta, l’attività fisica occuperà tre quarti della vostra giornata.  Pertanto nella scelta del vestiario date priorità a capi specifici e riducete gli altri capi di vestiario al minimo.
Siate anche pratici nelle scelta. Molti oggetti possono avere più di una funzione. Ad esempio quando ho dormito su una panchina qualche ora in notturna ho usato una giacca arrotolata come cuscino.
Sappiate adattarvi!
SCEGLI LA STAGIONE MIGLIORE
E’ possibile viaggiare in bicicletta in ogni periodo dell’anno, basta avere tempo e voglia. Ma se si tratta della prima volta sicuramente la stagione ideale è l’estate. Approfittando del caldo avrete un bagaglio relativamente leggero. Inoltre le strutture turistiche sono in genere più attive. State però attenti a bere molto e a proteggervi dal sole con creme solari e cappellino!
L’inverno invece richiede maggiore attenzione per coprirsi dal freddo che sarà il vostro peggior nemico, le ore di luce saranno minori e sicuramente non è per tutti per difficoltà e costi dell’abbigliamento adeguato.
La primavera o l’autunno sono altri due periodi in cui è possibile beneficiare di un clima moderatamente confortevole, anche se di contro è più alto il rischio di trovare un meteo instabile.
Ma non è un grande problema se vi eviterà il calore cocente dell’estate.
UN OCCHIO ALLA SICUREZZA
Per ultima cosa il mio consiglio è di prestare particolarmente attenzione alla vostra sicurezza. Su questa tematica ci tengo particolarmente.
Innanzitutto assicuratevi di dotarvi di una bicicletta che possa considerarsi sicura: freni, trasmissione, copertoni e camere d’aria in buono stato, inoltre tutti i serraggi devono essere stati controllati.
Il caschetto sempre in testa e allacciato!
Lo so bene che, specialmente d’estate, il caschetto è estremamente fastidioso e scomodo. Ma bisogna considerare che siamo comunque una categoria a “rischio” sulla strada.
Anche quando percorriamo delle ciclabili il semplice fatto di trasportare borse pesanti comporta il rischio di cadere più facilmente.
Assicuratevi di potervi rendere visibili specialmente nelle ore buie con fanali, catadiottri, gilet ecc.          Non dimenticate di portare con voi un kit di primo soccorso e di una coperta termica. Vi potrebbero salvare.
E’ sempre consigliato cercare di evitare strade ad alto traffico preferendo invece strade secondarie.
L’Italia non è un paese ciclabile al 100%, c’è ancora molto lavoro da fare e sicuramente dovranno passare altri anni per vedere messe in pratica molte iniziative.Â
Esistono però le “ciclovie” ovvero percorsi definiti “sicuri” per i ciclisti. Fondamentalmente si tratta di tracce che passano per strade a basso traffico e ciclabili ove presenti.
Se invece sognate di pedalare in paesi molto attenti al cicloturismo dovrete spostare le vostre mire su stati del nord Europa come Austria, Germania e Olanda. In questi paesi sicuramente la cultura della bicicletta è molto più sentita e visitandoli ve ne potrete accorgere.
Nel mio primo viaggio per esempio ho scelto proprio l’Austria potendo contare su una vastissima rete di ciclabili e ciclopedonali che mi hanno permesso di evitare il traffico per gran parte del viaggio.
in conclusione
Il cicloturismo potrebbe rivelarsi per voi una scoperta interessante che vi porterà ad avventurarvi in posti nuovi in maniera diversa da quella a cui siete abituati.
Organizzare un viaggio in bicicletta non è solo una fase preliminare ma è anche essa stessa parte dell’esperienza.
Il sudore degli allenamenti, la pianificazione delle tappe, la scelta dell’itinerari vi faranno crescere ancora di più la voglia di intraprendere un’ avventura che ricorderete per sempre.